
Che il politico piacentino apprezzi il nettare di Gambrinus è noto, lui stesso non ne ha mai fatto un segreto, sia che si tratti di una sofisticata artigianale (come nella famosa foto rubata all’Open Baladin pub di Roma) o di una popolarissimo “Peroncino” (come quello stappato il 16 giugno 2011 nel bel mezzo di una direzione del Pd alla vigilia dei referendum su nucleare e legittimo impedimento) o ancora di una normalissima chiara alla spina, sorseggiata spesso e volentieri nel corso di tante interviste (l’ultima a fine ottobre in viaggio per la campagna delle Primarie, al tavolo di un autogrill, per Il Foglio).
La foto a poche ore dalla vittoria di domenica, col segretario-barista intento a spillare birra da offrire ai volontari che hanno lavorato alla campagna elettorale per le Primarie vinte nei confronti di Matteo Renzi, è solo l’ultima di un’iconografia ormai consolidata (anche a Firenze nel settembre scorso immancabili il sorso di “bionda” e i saluti dietro alle quinte con lo staff della Festa dell’Unità). E non è un caso che a inizio novembre il comitato elettorale pro-Bersani di Ferrara avesse addirittura insediato la propria sede in un ex pub, subito rinominato “Birreria Bersani”.A dire il vero, a Bersani non è occasionalmente mancata neppure qualche contestazione dai tifosi del “rosso”. Come ad esempio ad inizio novembre durante una visita a Padova, con la tirata d’orecchie da parte di alcuni militanti al loro leader, “reo” d’aver posato con alcuni volontari della Festa democratica con in mano ’immancabile birra - simbolo della dominazione austriaca sulla città - invece che con un bicchiere di vino, emblema della Liberazione. Ma anche in quel caso il segretario riuscì a cavarsela con la consueta nonchalance: “Non vi preoccupate, sotto questo punto di vista sono assolutamente bisessuale”.
Daniele Pirola per BirraNotizie.it




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