lunedì 25 agosto 2014

Birrificio artigianale costretto a chiudere dopo un solo anno

Il birraio Sam Sorrels
"La birra è un business molto ciclico". Questa l'amara quanto rassegnata costatazione di  Sam Sorrells, birraio di Hattiesburg, Mississippi, che nella primavera del 2013 s'era lanciato nell'avventura di aprire un microbirrificio – la Gordon Creek Brewery - e oggi, a poco più di un anno di distanza, s'è trovato costretto a chiudere i battenti.

“All'inizio le vendite erano fantastiche – ha raccontato - Ma la birra artigianale è un lusso, quando si possono comprare birre a metà prezzo...”. A rendere più difficili le cose, anche un problema tecnico ai fusti – perdite che hanno fatto anche volar via litri di prodotto – e un investimento supplementare per sostituirli. Alla fine, tra affitto e altre uscite, le entrate non sono bastate a far quadrare i conti.

Sam però non attaccherà il fermentatore al chiodo. "Fare la birra in casa è molto diverso che studiare un programma di produzione, quindi posso tranquillamente fare quello che mi sento di fare, condividere con i miei amici, concedermi uno sbocco creativo al posto della fabbrica di birra", ha confidato.

1 commento:

  1. quello che succederà in Italia tra un paio di anni, resisteranno solo i migliori visto che il mercato secondo me ormai è saturo!!!!Ci sono microbirrifici e beerfirm in ogni angolo di città e paesi, ma pochi sono quelli che sono ottimi come qualità di gusto!!!Che alla fine di gusto si parla, in poche parole è semplice, se la birra è buona e piace al cliente, si vende, se no si chiude e te la bevi te!!!!!

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