venerdì 30 gennaio 2015

Arriva “Accisa nera”, una stout “collettiva” per protestare contro l'aumento delle tasse sulla birra

Arriva “Accisa nera”, una stout “collettiva” per protestare contro l'aumento delle tasse sulla birra.


L'idea è nata nell'alveo dei social network, in seno all'Accademia delle birre fondata dal mastro triestino Paolo Erne. Brassare tutti insieme appassionatamente - birrifici artigianali e homebrewers - una birra per protestare contro l'aumento dell'accisa deciso dal Governo a partire dal 1 gennaio.

Si chiamerà "Accisa Nera". E la scelta del nome è particolarmente azzeccata, perchè proprio "nera" è stata la reazione di un intero mondo di produttori, appassionati casalinghi e degustatori all'ennesimo ritocco della tassazione in pochi anni: una birra "listata a lutto" per esprimere nei fatti, oltre che idealmente, un dissenso diffuso.

Si tratterà di una stout (stile noto al grande pubblico soprattutto grazie all'irlandese Guinness), una birra scura dal carattere ben definito, ma volutamente quanto provocatoriamente "leggera", poichè l'aumento delle accise andrà a ripercuotersi - non a caso - soprattutto sulle birre a più alta gradazione.

L'invito partito dall'Accademia delle birre è lanciato, destinatari sono tutti i mastri birrai dello Stivale, ma anche tutti i domozimurghi (gli amanti della birra fatta in casa). Una "cotta" uguale per tutti, insomma, dalle Alpi a Lampedusa, destinata poi a trovare nella Rete una naturale risonanza (soprattutto per quanto riguarda gli hombrewers), mentre i birrifici potranno eventualmente anche scegliere di commercializzarla, ovviamente mantenendo però un prezzo "politico", intenzionalmente popolare.

Per gli homebrewers, i più esperti brassatori dell'Accademia sono già al lavoro per dare alla luce la ricetta comune, che sarà diffusa a breve.

L'iniziativa s'appresta insomma a divenire virale.

E tutto è partito dalla notizia dell'aumento del prezzo della birra media alla spina deciso da uno dei più storici birrifici nazionali dopo l'aumento dell'accisa (LEGGI LA NOTIZIA QUI). Un tema di pressante attualità, che ha subito tenuto banco, innescando un vivace dibattito.


La tassa che i produttori sono tenuti a pagare in relazione alla quantità di prodotto immesso al consumo dal primo di gennaio è, infatti, passata da 2,70 a 3,04 euro per ettogrado. L'ettogrado è l'ettolitro moltiplicato per il grado Plato: semplificando, più una birra è alcolica e più d'ora in poi dovrà "pagar dazio" alle casse dello Stato.

giovedì 29 gennaio 2015

L'aumento delle accise costringe i brewpub ad alzare i prezzi

"Caro Cliente, a seguito dell’ennesimo aumento dell’ACCISA, nostro malgrado, ci vediamo costretti ad aumentare il prezzo della birra. Dal 1 Febbraio 2015 i nuovi prezzi nei nostri LOCALI saranno: 4,50€ BIRRA PICCOLA, 5,50€ BIRRA MEDIA. Certi della Vostra comprensione, vi auguriamo buone bevute".

Questo quanto annunciato, attraverso la pagina Facebook ufficiale, da uno dei più storici birrifici (con tanto di pub) sulla scena nazionale: il Birrificio Lambrate di Milano, fra i pionieri del movimento artigianale che ha mosso i primi passi nel lontano 1996 (qui alcuni cenni della sua storia).


Il tutto in conseguenza del fatto che l'accisa (la tassa che i produttori sono tenuti a pagare in relazione alla quantità di prodotto immesso al consumo) dal primo di gennaio è passata da 2,70 a 3,04 euro per ettogrado [L'ettogrado è l'ettolitro moltiplicato per il grado Plato: semplificando, più una birra è alcolica e più paga]. 

Un aumento della tassazione (pari al 12,5%, l'ennesimo in pochi anni) voluto dal Governo, contro il quale s'è ancora una volta schierato - purtroppo invano - un intero settore, a vario titolo impegnato da sempre contro il ritocco delle imposte (citiamo AssoBirra in particolare, che aveva lanciato la campagna virale “Salva la tua Birra”).

Complice soprattutto la tassazione, la differenza di prezzo di una birra media rispetto alla media UE - rilevava non molto tempo fa l'Associazione Difesa Orientamento Consumatori - è pari a circa il 16%: in Italia si spendono in media 5 euro contro i 4,30 euro in Europa. Una birra alla spina media, secondo i calcoli dell’Adoc, costa in Italia 5 euro contro i 3 euro della Germania (66% in più), i 2,75 euro della Spagna (più 82%), i 3.50 euro del Belgio (più 42%) e i 4 euro dell’Olanda (più 25%). 

E il Belpaese sembra costretto insomma ad allinearsi con nazioni dove il tenore di vita mantiene livelli ben differenti, come Svezia e Danimarca, dove la media s'è attestata finora rispettivamente a 5,40 euro e 5,70 euro.

mercoledì 28 gennaio 2015

"La legge di purezza esiste solo sulla carta"

"La legge di purezza esiste solo sulla carta". E la conclusione alla quale è arrivato il teutonico chef stellato Nelson Müller, recentemente protagonista di un'inchiesta-verità nel corso del programma televisivo "ZDFzeit".


La trasmissione ha affrontato il tema della compressa eterogeneità del Mercato tedesco, in cui leit motiv sono il dominio dei grandi marchi e la difficoltà per il consumatore finale spesso di cogliere differenze marcate fra i brand. 

Ma soprattutto l'emittente ha effettuato un test per stabilire, provette alla mano, quanto la Reinheitsgebot sia poi effettivamente rispettata.

“Niente deve essere usato od addizionato per produrre birra che non sia orzo, luppolo ed acqua”, decretava così la "Legge di purezza" emanata nel lontano 23 aprile del 1516 da Guglielmo IV, duca di Baviera.

E invece sono spuntati più di 60 additivi, nelle birre più facilmente reperibili in commercio sulla piazza germanica, come ad esempio il caramello impiegato per infondere una tonalità di colore più scura alle "bock". 

Inoltre il fatto che mediamente i prezzi della birra in Germania siano rispetto al resto d'Europa abbastanza contenuti, a livello di vendita al dettaglio nella grande distribuzione, nel corso del programma è stato interpretato come un disvalore, equivalendo a un potenziale disvalore in termini di qualità, varietà e gusto.

martedì 27 gennaio 2015

Birra fatta in casa con acqua di fogna

La nuova frontiera dell'eco-homebrewing affonda le radici in quel di Portland, Oregon, già patria di alcune fra le birre artigianali più conosciute al mondo.

L'idea è esplosa nelle menti dei gestori della locale società che si occupa del trattamento delle acque “bianche” e “nere”, una volta sgorgate dalla rete idrica ed utilizzate da cittadini e imprese.


Un avanzato sistema di depurazione è in grado di rendere l'acqua di fogna ancora più pulita della normale acqua potabile, secondo la Clean Water Services.

Da qui l'idea di promuovere addirittura un concorso ad hoc: già una dozzina di hombrewer hanno risposto all'appello e per brassare fra le pareti casalinghe utilizzeranno acqua di fogna purificata.

lunedì 26 gennaio 2015

Bizza(bi)rrie: pillola londinese

Birramaniaci, il blog va qualche giorno sulle nevi e vi dona giusto giusto qualche bizzarria, anzi bizza(bi)rria assortita qua e là. A settimana prossima con altre notizie curiose sul mondo della birra!

Ernie


Nell'800 Londra fu travolta dalla birra. Il 16 ottobre del 1814 una delle cisterne della fabbrica di birra Meux si ruppe e la città venne invasa da circa 1 milione e 470 mila litri di birra e colpì sopratutto il quartiere povero di St. Giles causando 9 vittime. L'evento è conosciuto come "London Beer Flood". 

domenica 25 gennaio 2015

Bizza(bi)rrie: pillole di santità

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Ernie

Nel Medioevo in Europa, la gilda dei birrai adottò il santo patrono. Sant'Arnolfo di Metz e Sant'Arnolfo di Oudenburg (o di Soissons) furono riconosciuti dai birrai francesi e belgi.

Uno dei primi santi riconosciuto patrono dei birrai è stato anche san Colombano, fondatore del monastero di Bobbio nel 612. Santa Brigida d'Irlanda, badessa di Kildare, viene riconosciuta come patrona dei birrai in terra irlandese

sabato 24 gennaio 2015

Bizza(bi)rrie: pillola egizia

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Ernie

Nell'antico Egitto chi costruiva le Piramidi era parzialmente pagato in birra, un pò come il salario degli antichi Romani, che consisteva nel pagare una parte dello stipendio con il sale. 

Il primo incidente stradale dovuto al troppo alcol risale al 2000 A.C. in Egitto. Un auriga, il conducente delle bighe, dopo aver bevuto troppo investì una vestale della dea Hathor. Per punizione il suo corpo venne crocefisso alla porta della taverna che gli vendette la birra. 

venerdì 23 gennaio 2015

Bizza(bi)rrie: archeo-pillola

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Ernie

La prima ricetta di birra mai ritrovata fino ad ora risale a più di 5000 anni fa. 

Il primo spot sulla birra risale al 4000 A.C. ed è stato ritrovato nell'attuale Iran dall'archeologo italiano Paolo Matthiae sulle tavolette di Ebla

giovedì 22 gennaio 2015

Bizza(bi)rrie: pillola presidenziale

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Il presidente degli Usa Barack Obama ha la sua birra personale: la White House Honey Ale. Prodotta dagli chef della Casa Bianca, è la prima birra mai prodotta all'interno della residenza dei presidenti (con miele proveniente dagli alveari della stessa casa Bianca). 

mercoledì 21 gennaio 2015

Bizza(bi)rrie: pillole d'annata

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Ernie

Il birrificio più antico del mondo è il Bayerische Staatsbrauerie Weihenstephan nei pressi di Monaco. Risale infatti al 1040. 

Le prime lattine di birra risalgono invece al 1935. Da allora i bevitori potevano bere birra a casa propria senza bisogno di andare nelle birrerie per farsi un drink.

martedì 20 gennaio 2015

Bizza(bi)rrie: pillole di glossario

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Ernie


La zitologia studia la birra e la sua produzione, con particolare attenzione agli ingredienti. 

Chi si si prepara la birra da solo in casa è invece un "domozimurgo", dal latino "domo", casa, e "zimurgo", colui che pratica la "zimurgia", la scienza dei processi di fermentazione.

La "cenosillicafobia" o "cenosillicaphobia" è infine la paura di trovare il boccale vuoto. 

lunedì 19 gennaio 2015

"Birra dell'anno" spegne 10 candeline al BeerAttraction di Rimini

Torna “Birra dell'anno”, concorso birrario fra i più prestigiosi a livello nazionale con alle spalle già ben nove edizioni.

Il tutto all'interno di “BeerAttraction - International Craft Breweries Show”, kermesse (l'anno scorso battezzata RHEXRISTORAZIONE e prima ancora nota come “Pianeta Birra”) targata Unionbirrai, in programma sabato 21 e domenica 22 febbraio (il 23 e il 24 febbraio le giornate dedicate agli operatori del settore), sempre a Rimini Fiera.


Cultura della birra artigianale e dell'homebreweing, in primo piano, per la manifestazione negli anni considerata il più importante appuntamento fieristico nazionale del settore.

Tra i numerosi eventi all´interno della manifestazione, il più atteso sarà la decima edizione del concorso Birra dell'Anno, con i migliori maestri della craftbeer e con una giuria di livello internazionale selezionata da Unionbirrai (clicca e guarda i risultati dello scorso anno).

Nelle giornate riservate al pubblico, sarà inoltre presentato anche l'Homebrewing contest 2015/2016, al quale parteciperanno i migliori birrai casalinghi e quindi non professionali, italiani ed europei.

domenica 18 gennaio 2015

"A piede libero" e le altre, ecco le prime birre fatte dai carcerati di Rebibbia

Vi ricordate la notizia del Ministro Giannini intenta a spillare birra (LEGGI QUI) sotto l'occhio vigile dei birrai Teo Musso, Giampaolo Sangiorgi, Leonardo di Vincenzo ed altri?


Era la presentazione all’Istituto agrario 'Emilio Sereni' di Roma, del microbirrificio creato all’interno della scuola e dove ora lavorano studenti, ma anche detenuti del carcere di Rebibbia.

Si tratta del progetto Vale la Pena, promosso proprio dai Ministeri Istruzione e Giustizia in collaborazione con l'associazione SemidiLibertà

Bene, ecco ora le prime etichette: "Er fine pena", ideata con la collaborazione di Marco Meneghin di Birra Stavio, "A piede libero", brassata sotto i consigli di Paolo Mazzola di Castelli Romani, e "Fa er bravo", prodotta sotto la supervisione di Orazio Laudi di Turan.

sabato 17 gennaio 2015

Megafabbriche su Focus Tv: Heineken

Per il ciclo “Megafabbriche”, Focus Tv ha dedicato una serie di puntate ad alcuni stabilimenti birrari di grandi dimensioni. Una buona occasioni per varcare la soglia di queste gigantesche aziende e curiosare qua e là, anche se solo virtualmente.


La più grande d'Europa è la base operativa dell'olandese Heineken (140 birrifici in oltre 70 Paesi, 16 miliardi di litri di birra prodotti in un anno), ovvero 1 milione di metri quadrati di superficie, come 150 campi da calcio: se si mettessero in fila tutte le bottiglie di birra prodotte in un anno nello stabilimento, si potrebbe circumnavigare il globo per ben quattro volte.


venerdì 16 gennaio 2015

Megafabbriche su Focus Tv: Corona

Per il ciclo “Megafabbriche”, Focus Tv ha dedicato una serie di puntate ad alcuni stabilimenti birrari di grandi dimensioni. Una buona occasioni per varcare la soglia di queste gigantesche aziende e curiosare qua e là, anche se solo virtualmente.


Fra di esse, anche il quartier generale della messicana Corona (gruppo Modelo): 20 milioni di birre al giorno!

L'unica birra, a questi livelli, che viene prodotta soltanto nel Paese d'origine e poi raggiunge il resto del mondo a bordo di enormi bastimenti.

giovedì 15 gennaio 2015

Megafabbriche su Focus Tv: Guinness

Per il ciclo “Megafabbriche”, Focus Tv ha dedicato una serie di puntate ad alcuni stabilimenti birrari di grandi dimensioni. Una buona occasioni per varcare la soglia di queste gigantesche aziende e curiosare qua e là, anche se solo virtualmente.


Fra le più affascinanti, la sede principale dell'irlandese Guinness.

“Solo tre persone al mondo conoscono la ricetta... e viene preparata in un reparto inaccessibile della fabbrica”

E lo sapevate che nelle lattine di Guinness (quelle con la sferetta dentro) non c'è anidride carbonica, ma azoto?


mercoledì 14 gennaio 2015

Guida ai locali birrari, c'è anche la APP

Non mi dilungo troppo, perchè ne abbiamo già ampiamente parlato poco prima di Natale (LEGGI QUI). Ma ora c'è anche la APP, della "Guida ai locali birrari" edita da LSWR per MoBi, il Movimento Birrario Italiano.

L'opera curata da Massimo Faraggi e Sergio Riccardi (ma costruita grazie al contributo di un centinaio di associati/inviati), è ora disponibile insomma per tablet e cellulari (per ora in ambiente Android, a breve anche Ios), in modo da rendere facilmente "a portata di touchscreen" i migliori locali attorno a voi dove gustare buone birre.

Unico limite: la lista dei migliori - vale a dire con timbro TOP MOBI, una cerchia di locali selezionatissimi dal team d'autori - è liberamente disponibile a tutti. Per consultare invece l'intero database di pub, brewpub, pub di birrifici, taproom o beershop, è necessario effettuare il login, dopo essersi iscritti all'associazione.

[Per altre informazioni utili, segnalo anche QUESTO ARTICOLO di presentazione a firma di Stefano Ricci, fra gli "insider" della pubblicazione]

martedì 13 gennaio 2015

Mini-pinta da 0.15 al pub, l'invenzione che a nessuno interessa

Una nuova legge federale, figlia dell'applicazione di una direttiva comunitaria, sta facendo discutere, in Germania. In sostanza, dal primo di gennaio, pub e ristoranti teutonici possono avvalersi della "straordinaria" concessione di servire ai clienti un nuovo "formato" birrario, vale a dire una "pintina" da soli 0.15 litri. 

"Sorge spontaneo il dubbio sul fatto che i tedeschi attendessero quest'innovazione...", ha ironizzato la locale Federalberghi. E nemmeno i grandi produttori di birra per il momento hanno previsto fra le strategie marketing la produzione di mini-pinte "griffate" col loro logo. "Non ce n'è alcun bisogno, bastano i bicchieri da 0.2 e 0.3", recitano in coro.

E "birrina" non pervenuta nemmeno fra i politici che hanno avallato la "rivoluzione": alla mensa del Bundestag per il momento non s'è vista.

lunedì 12 gennaio 2015

"Quella birra non è made in Japan!", Ab-Inbev costretta a risarcire gli acquirenti

Una class-action davvero fatale, quella intentata a Miami contro il colosso multinazionale Anheuser-Busch InBev (fra i suoi brand Budweiser). Pubblicità ingannevole: in sostanza, chi ha acquistato una birra Kirin Ichiban in Usa, pensando che fosse importata dal Giappone, ha diritto ad essere rimborsato.


In realtà, Kirin è prodotta dal 1996 in Virginia e nel sud della California. Invece, secondo i giudici, packaging, marketing e pubblicità sono stati studiati per ingannare i consumatori facendo loro credere di acquistare un prodotto made ​​in Japan. Insomma chi ha acquistato una Kirin Ichiban negli Stati Uniti tra il 25 Ottobre 2009 al 17 dicembre 2014 (e riesce a dimostrarlo, scontrino alla mano) ha diritto a un rimborso di mezzo dollaro per ogni confezione da sei di bottiglie o lattine, o dieci centesimi di dollaro per ogni singola bottiglia o lattina (comunque fino a un massimo di 50 dollari a famiglia).

domenica 11 gennaio 2015

L'Ontario cambia idea e non infrange più il monopolio nella vendita di birra al dettaglio

Ve la ricordate la storia dello stato canadese dell'Ontario, che voleva rompere il monopolio nella vendita di birra al dettaglio (LEGGI QUI), nelle mani della catena The Beer Store?


Bene, il premier Kathleen Wynne ha cambiato idea: letteralmente una funambolica inversione a U. "All'inizio ho pensato che potesse essere una buona idea, quella di rottamare The Beer Store. Ma la verità è che il monopolio funziona".

Di più, il monopolio sul fronte birrario farà addirittura da fonte d'ispirazione per una nuova fusione imposta dal Governo a tre grandi catene di supermercati! Per la serie, le vie del Signore sono davvero infinite... Ok, non è vietato scatenarsi in dietrologie.

sabato 10 gennaio 2015

Una birra dedicata al principe dell'horror-fantasy H.P.Lovecraft

Da adolescente divoravo avidamente i racconti fantastici del genio di Providence, Howard Philip Lovecraft. Il suo New England crepuscolare e carico di misteri, i miti di Chtulu, il Necronomicon. Ora il principe per eccellenza (insieme ad Allan Poe) della letteratura horror-fantasy finisce anche sull'etichetta di una birra, la Lovecraft Honey Ale del birrificio Narragansett (che prende il nome dall'omonima cittadina del Rhode Island.) E ne seguiranno altre tre, tutte sempre dedicate allo scrittore, nato per altro nello stesso anno di fondazione del birrificio, il 1890.

La prima nata, una corposa ale in cui cinque diversi malti e miele la fanno da padroni, è ispirata al racconto "La ricorrenza" ("The festival", 1923, tra i primi in cui compare il libro maledetto noto come Necronomicon), seguiranno la Innsmouth Old Ale, dedicata al meraviglioso romanzo breve "La maschera di Innsmouth" (The shadow over Innsmouth, 1931). E le altre due? Non si sa, ma le mie preferenze sarebbero sicuramente per due classicissimi come "Aria fredda" (Cool Air, 1926) e "L'orrore di Dunwich" (The Dunwich Horror, 1929).

giovedì 8 gennaio 2015

I cinque finalisti del premio Birraio dell'Anno 2014

Giovanni Campari del Birrificio del Ducato, Simone Dal Cortivo del birrificio Birrone, Luigi “Schigi” D’Amelio del birrificio Extraomnes (detentore in carica del titolo), Donato Di Palma del birrificio Birranova, Valter Loverier del birrificio LoverBeer. Sono questi i cinque finalisti del premio Birraio dell'Anno 2014.  

In senso orario: Dal Cortivo, Loverier, Campari, D'Amelio e Di Palma al centro
Il premio, giunto alla sesta edizione, ideato e organizzato dal network Fermento Birra (un portale d'informazione, un magazine, oltre che fucina di eventi e corsi) ha visto primeggiare nel 2009 Nicola Perra del cagliaritano Birrificio Barley, Valter Loverier del torinese birrificio LoverBeer nel 2010, Gino Perissuti del friulano birrificio Foglie d'Erba nel 2011, Riccardo Franzosi dell'alessandrino birrificio Montegioco nel 2012, e Luigi “Schigi” D’Amelio del varesino birrificio Extraomnes lo scorso anno.

A differenza dei classici riconoscimenti, non intende valutare la bontà di una birra in un preciso momento, ma piuttosto la bravura tecnica del birraio nel suo complesso, la sua filosofia, la costanza qualitativa dei prodotti.

Dei mastri che si contenderanno il titolo (il vincitore sarà annunciato a Firenze giovedì 22 gennaio allo Spazio Alfieri nel corso di un evento aperto al pubblico), anche BirraNotizie ha diffusamente parlato, nel corso di questi ultimi mesi, all'interno delle cronache dei martedì "In salotto col birraio", quando hanno avuto modo - eccezion fatta per il solo Donato Di Palma del birrificio Birranova - di raccontarsi al pubblico meneghino (GUARDA QUI).

mercoledì 7 gennaio 2015

I 20 siti birrari più influenti al mondo (in lingua inglese)

Accessi e popolarità sui "social". Questi parametri utilizzati per stilare la classifica dei 20 siti birrari più influenti su scala planetaria, in lingua inglese. Ecco la top twenty (75 il punteggio massimo teorico):

Heineken
63 

Beer Advocate
57 

Dogfish Head Craft Brewery
52

New Belgium Brewing
50 

Stone Brewing Company
48 

Bud Light
45

Budweiser
42 

Coors Light
42 

Miller Lite
41 

Untappd
29 

Sierra Nevada Brewing Company
28 

Rogue Ales
26 

Samuel Adams
25 

Drink Craft Beer
24 

BJ's Brewhouse
24 

Dos Equis
24 

BrewDog
24 

RateBeer.com
24 

Guinness
22 

More Beer!
22

Insomma, i grandi marchi dominano la Rete (soprattutto nella declinazione multimediale delle varianti "light" delle etichette di punta), anche se alcuni birrifici artigianali (Dogfish Head, New Belgium e Stone) si piazzano bene, così come le APP Beer Advocate (anche magazine) e Untappd (social zythofilo).

lunedì 5 gennaio 2015

Targato Elav il primo beer/skate trip nel panorama italiano


Un furgone, cinque skateboarder, diciannove tappe e 9.000 km tra Francia, Spagna e Portogallo. E a oggi tappa, una delle etichette del birrificio indipendente di Comun Nuovo (Bg), il tutto documentato attraverso immagini, videoclip e report. Nasce come il primo beer/skate trip nel panorama italiano.


Un viaggio appassionante, soprattutto da rivivere per immagini:

QUI TUTTE LE CLIP DEL TOUR

domenica 4 gennaio 2015

Bilancio dell'anno per Unionbirrai

Status giuridico dei microbirrifici ai fini degli "assetti del deposito fiscale e del deposito birra ad imposta assolta", ovvero della contabilizzazione dell'accisa. E tutela delle realtà birrarie troppo piccole per poter sopportare la pressione stabilita per legge in capo ai produttori (Testo Unico sulle Accise, D.L n. 504 del 26/10/95). Queste le maggiori conquiste dell'anno appena passato, per Unionbirrai.


L'Associazione di categoria si è fatta poi promotrice di incontri sul discusso Regolamento Comunitario 1169/2011 in materia di etichettatura degli alimenti. Una delle realtà maggiormente interessate dall'applicazione della normativa è il beerfirm, birrai senza impianto destinati a crescere esponenzialmente portandosi in alcuni casi al di sopra dei 100 mila euro annui di fatturato (Rapporto ALTIS 2014).

E il 2015? “Birra dell'Anno”, alla decima edizione, sarà inserita in una nuova vetrina, Beer Attraction-International Craft Breweries Show, a Rimini. “Unionbirrai - sottolinea il direttore Simone Monetti (nella foto) - sarà sempre in prima linea non solo per promuovere la cultura della birra artigianale ma anche per sensibilizzare sulle difficoltà dei microbirrifici e arrivare ad una semplificazione della burocrazia".


Un compito non facile. Anche perchè l'anno parte in salita, per via di un aumento dell'accisa che l'intero settore sta cercando di osteggiare: un battaglia ancora in corso.

sabato 3 gennaio 2015

"I racconti della birra", concorso letterario per talenti emergenti

Hai il chiodo fisso per la birra ma anche il pallino per la letteratura? La casa editrice pisana Marchetti lancia un concorso per brevi racconti inediti sul tema birra per promuovere la creatività di autori esordienti o comunque non ancora affermati. Il tutto veicolato attraverso un canale davvero poco convenzionale... il collo di una bottiglia di birra.

I racconto deve vertere sulla birra e non deve essere più lungo di 8.000 battute. Per partecipare inviare il proprio racconto inedito via e-mail all’indirizzo info@marchettieditore.it entro il 1 marzo 2015. La partecipazione al concorso è gratuita. Il vincitore o la vincitrice del concorso vedrà il suo racconto stampato e distribuito insieme a un lotto di 1000 bottiglie di birra del Birrificio Artigiano Toscano (Bat), che nelle precedenti edizioni aveva invece coinvolto nel progetto scrittori affermati come Malvaldi, Scarpellini, Vichi, Martigli.

venerdì 2 gennaio 2015

Gli ritirarono la patente per una birra, portiere del Genoa diventa testimonial di una campagna


Catarsi mediatica per Mattia Perin, portiere di Latina che milita nel Genoa e nella nazionale, che un anno fa era stato stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. Lo avevano fermato nel corso di un servizio di controllo sul lungomare di Arenzano (Genova) con parametri parametri sopra (non molto) alla soglia di tolleranza. Dopo quella birra galeotta, Perin ha accettato di partecipare ad una campagna per sensibilizzare i giovani sui rischi connessi all'abuso di alcol, da cui è nato anche un videoclip, questo:


giovedì 1 gennaio 2015

Pazza idea dal Minnesota, una birra con le cozze zebrate

Nel lago Minnetonka, che sta in Minnesota, ci sono le cozze zebrate. Bene, buon per loro (intendo sia i minnesotesi o minnesotiani o minneosti che siano, che le cozze). Il punto è che la locale Excelsior Brewing Co. ha deciso di usarle per produrre birra. 

Con una sfilza di premesse, dato che i particolari mitili non sono commestibili (in quanto, come altri molluschi, potenziali accumulatori di sostanze nocive presenti nell'acqua), vengono filtrate, private della polpa e gli stessi produttori hanno comunque assicurato di aggiungerne una percentuale infinitesimale. 

Insomma, una birra con cozze zebrate che, alla fine, non sa neppure di cozze zebrate. Perchè, direte voi? Semplicemente un colpo di teatro: dovendo partecipare a una fiera birraria per produttori che utilizzano ingredienti del territorio, l'Excelsior Brewing Co. è stato folgorato da una pazza idea.