Il suo nome è Maurizio Ghidetti, in “arte” Flibus. E dopo aver degustato le sue creazioni, si può a pieno titolo definirlo un vero “artista” della cotta. E' stato lui, due sere fa, il protagonista del secondo appuntamento della serie “Martedì in salotto con il birraio” a firma di Baladin Milano (#BirraioInSalotto).
Lo stesso Teo Musso l'ha affettuosamente annoverato nella ristretta cerchia dei suoi “figliocci”. Formatosi in Inghilterra, il “discepolo” da lui dice, infatti, d'aver imparato tutto. Direttamente dall'antica abbazia di Millesimo (Savona) che ospita il suo birrificio, Flibus è approdato in via Solferino per svelare tutti i segreti di “Scarampola”, la sua creatura.
Un birrificio a gestione famigliare, ma in chiave “moderna”: nel senso che, se ormai accanto alla famiglia tradizionale, è sempre più nutrita anche in Italia la carica dei single, lui incarna perfettamente questa prospettiva sul fronte del lavoro. Unico dipendente e capo di se stesso, cura la produzione delle sue birre dalla A alla Z. Una realtà piccola, insomma, ma molto quotata, il cui marchio di fabbrica è la valorizzazione di prodotti tipici del territorio in cui si trova: dal chinotto di Savona ad altri presidi slow food come l'albicocca o il castagno locali, col sogno neppure troppo inconfessato di arrivare a coltivare, magari, un giorno, anche un luppolo interamente italiano dalle radici alle foglie.
“Per me ha senso fare birra solo in questo modo, utilizzando materie prime di qualità, che diano un'impronta definita – ha confidato al pubblico presente il birraio, che ama la sua terra e riesce a trasporre il sentimento anche nelle sue birre – Ora la moda quasi pretende birre nelle quali si senta solo e fortemente il luppolo, ma il fatto è che tanti dei nuovi birrifici dovrebbero tendere a produrre birre equilibrate e non solamente miscele super-luppolate. Molti non capiscono che così facendo, travisano lo spirito stesso che permea il mondo delle birre artigianali”.
Tre le birre Scarampola degustate, 7,5 alla Birra del Lupo (bionda beverina), 7 alla Ipa, e 9 all'interessantissima N.8 (bianca speziata e con chinotto savonese).
“Il Birraio in salotto è un ciclo d'incontri che si propone di promuovere la cultura birraria spostandosi su un piano diverso dal solito – ha concluso Alessio Islaz di Baladin Milano - ovvero raccontare chi sta dietro alle birra. Luoghi, circostanze, storie, ma soprattutto persone. I 18 anni di birra artigianale in Italia - quest'anno diventa maggiorenne! - erano l'occasione giusta per lanciarci in questa avventura”.
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