All'orizzonte, la “birra 2.0”. La nuova frontiera per le tecnologie brassicole potrebbe essere rappresentata nel prossimo futuro dal lievito sintetico. Ricercatori britannici stanno lavorando infatti a genomi da inserire in cellule di lievito per creare nuovi ceppi potenzialmente in grado di rendere la “bionda” ancor più forte e in maniera più economica.
Un milione di sterline di finanziamenti pubblici per tentare di ricreare in laboratorio una versione di Saccharomyces cerevisiae in grado di sviluppare una particolare resistenza all'alcool. In sostanza, il micro-organismo vivrebbe più a lungo, incidendo sulla gradazione alcolica da un lato e abbassando dall'altro i costi rispetto a lieviti naturali meno longevi.
Esperti di tutto il mondo (spiega il telegraph) collaboreranno al progetto lievito sintetico (noto anche come “Sc2.0”), che rappresenta tuttavia solo una delle varianti della emergente biologia sintetica, che potrebbe portare a nuove inaspettate scoperte anche sul fronte farmaci e carburanti.
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