Evviva il “gruit” mediterraneo. Corbezzolo, mirto, cisto, ginepro... una piacevole sorpresa ritrovarli in una birra. E' quanto di più interessante, dal punto di vista birrario, ho portato a casa dal mio ultimo viaggio in Corsica.
Ile Rousse, il faro |
Terra che per gli amanti della “bionda” non offre, a conti fatti, un ventaglio così ampio di gusti. Non è che i microbirrifici manchino, anzi, ma la distribuzione è quel che è e, senza andar vagando lanternino in mano, normalmente vi imbatterete nell'onnipresente marchio di fabbrica isolano, ovvero la “Pietra”.
Una brasserie che in Corsica ha praticamente il monopolio (anche per via di un orgoglio patriottico fortemente radicato), famosa per un'ambrata con farina di castagna fermentata insieme al malto, ma più interessante a mio avviso per una birra bianca che più tipica di così, non si può.
Se vuoi fare una “blanche” corsa, nessuna strada migliore, infatti, di quella che passa attraverso la “Maccia” (in corso), o “Le Maquis”... vale a dire la macchia mediterranea, coi suoi profumi e le sue spezie. Un piacevole incontro.
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