"Il Governo punta a innalzare le accise sulla birra e, come previsto, ottiene l'effetto boomerang. Lo studio realizzato da Ref, e rilanciato da Assobirra, dice infatti che gli introiti derivanti dall'aumento della fiscalità scenderanno da 177 a 68 milioni (-62 per cento) su base annua. È l'ennesima prova che l'Esecutivo, nella foga di reperire risorse che non ci sono più, sbaglia totalmente la cura. Ancora più grave è il rimbalzo negativo che tale provvedimento provocherà: una perdita secca di 2.400 posti di lavoro". A dirlo è l'assessore all'Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, che, già lo scorso ottobre, aveva firmato la petizione di Assobirra contro l'aumento delle tasse sulla birra.
"Comprendiamo la fretta del premier Renzi a raschiare ove possibile soldi - prosegue l'assessore regionale all'Agricoltura della Lombardia - ma questi sono i risultati del sistema centrale, che illude gli Italiani di agire rapidamente, solo perché denigra i corpi intermedi e non li ascolta più". "Ora il Governo ha la possibilità di seguire le indicazioni di Assobirra - conclude l'assessore - e di ridurre su livelli più consoni una tassa odiosa come l'accisa sulla birra, che ha portato solamente due effetti: meno lavoro e una ulteriore depressione sui consumi".
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