Attenta alle nuove dinamiche di mercato e all'evoluzione dei gusti degli appassionati di birra, Guinness prova un'incursione nel segmento delle artigianali.
La notizia è l'immissione sul mercato di due varietà in stile Porter, la Dublin e la West Indies. Si tratta di due novità studiate per riportare d'attualità ricette tipiche della tradizione britannica fra Settecento e Ottocento.
Il tutto nel quadro di un più ampio progetto che prevede, oltre alla riscoperta di antiche ricette, anche la possibilità di collaborazioni con birrai esterni per la creazione di nuovi tipi di birra.
La “Porter” è una “Ale”, ovvero una birra prodotta ad alta fermentazione grazie a lieviti che agiscono a temperature non basse, e prende il suo nome dagli scaricatori di porto di Londra dell'Ottocento fra i quali era più diffusa. E' da questo stile che sarebbe poi nata la Stout, poi divenuta celebre in terra irlandese proprio grazie a Guinness.
Se la Dublin è una porter "classica", la West Indies è intuitivamente più carica di luppolo, sulla falsa riga delle IPA.
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