Osimo (Ancona), 9 dicembre 2011 - Teresa Latini è giovanissima (23 anni appena compiuti), proprio come la sua nuova attività, inauguarata ai primi di settembre: una piccola azienda dove produce una birra artigianale, 'l’Indomabile' che ben descrive lo spirito dell’iniziativa.
Come le è venuta l’idea? "Mentre frequentavo l’Università a Reggio Emilia, indirizzo marketing, ho scoperto la passione per la birra. In Emilia tra i ragazzi è diffusa la pratica di prodursi birra artigianale in casa, rappresenta un momento per stare insieme all’insegna dell’allegria e della condivisione. Immaginate poi l’entusiasmo nello scoprire che questo straordinario prodotto fu 'inventato' da una donna, intorno al 5000 a.C. Tra i popoli germanici la birra faceva addirittura parte della dote matrimoniale".
E’ stato difficile avviare l’attività?
"Sono cresciuta a Osimo, in mezzo ai grani (i genitori sono i noti produttori di pasta, Carlo e Carla Latini, ndr), e i miei mi hanno molto incoraggiata in questa nuova avventura che si avvale anche del loro know how. Così, insieme a mio fratello Michele (socio al 50%), abbiamo avviato una joint venture con un’azienda di Apecchio, il birrificio artigianale Amarcord, perché crediamo molto nella strategia di rete".
Perché questo nome? "Innanzitutto per italianità: noi italiani siamo indomabili, siamo i numeri uno in tanti settori, al centro della cultura del mondo. E poi per la mia storia personale: sono uno spirito libero, esuberante, indipendente. E questa è anche la storia della nostra famiglia: come piccoli produttori siamo ancora qui nonostante tutto senza essere stati contaminati dalle multinazionali".
ilrestodelcarlino.it
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