Come promuovere “Spero che servano birra all’inferno”
...Per aiutare il suo amico Tucker Max a promuovere il film “Spero che servano birra all’inferno”, il controverso esperto di marketing ha imbrattato con dei disegni volgari i cartelloni pubblicitari del film piazzati in giro per Los Angeles. Poi ha inviato le fotografie a due blog con una finta mail e una nota: “E’ bene sapere che anche Los Angeles odia Tucker Max”. Il trucco ha funzionato: le immagine sono circolate da blog a blog e la protesta creata ad arte è arrivata fino alle colonne del Washington Post e del Chicago Tribune, con un gran ritorno pubblicitario. A costo zero...
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