E Davide si “bevve” Golia. Niente fionda, questa volta... solo micidiale sarcasmo. Il protagonista di questo surreale scontro col titano si chiama Jeff Britton ed è il titolare di “Exit 6”, pub con piccolo birrificio annesso in quel di Cottleville, cittadina dispersa nelle pianure a stelle e strisce solcate dal Mississippi.
L'imprenditore del Missouri ha avuto la bella idea di battezzare una delle sue creazioni brassicole, facendo il verso a un celebre prodotto di massa della catena Starbucks. “Frappiccino”, il nome della bionda, “Frappuccino” il più noto quasi-omonimo surrogato del cappuccino.
Apriti cielo: inalberatasi, la multinazionale ha inviato carte bollate al “sacrilego” birraio. E lui? Ha preso carta e penna e risposto con candore alla missiva: “"Non ci è venuto in mente che i nostri clienti avrebbero pensato che dalla spillatrice non sarebbe sgorgata una bevanda alcolica, ma caffè...”. Poi ha allegato un assegno da 6 dollari, pari a quanto fino a quel momento incassato grazie alla vendita della “Frappiccino”. Tre a zero e palla al centro.
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