Soprattutto in Asia, milioni di internauti hanno scoperto il web saltando a piè pari la fase pc. Per loro la Rete coincide esattamente con lo smartphone o il tablet, non stupisce pertanto che i fornitori di servizi di messaggeria istantanea più utilizzati, WhatsApp e Facebook Messenger in testa, integrino nelle applicazioni anche servizi legati all'e-commerce.
Come ad esempio l'acquisto di cibi e bevande. Insomma, molto presto in Thailandia si potrà ordinare una birra da WhatsApp, in Cina da WeChat, in Corea da KakaoTalk (più di un miliardo di utenti in tre). Una rivoluzione, quella del negozio online in chat, per nulla futuristica, che tuttavia avrà probabilmente bisogno di più tempo per farsi largo tra le abitudini occidentali.
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