sabato 14 febbraio 2015

A Stoccolma un patinato museo interattivo con la birra protagonista

Solo 9 birrifici nel 1988, 145 oggi. Anche la Svezia non è rimasta indenne, anche se il ciclone delle artigianali non ha contagiato la terra scandinava con la virulenza con la quale s'è abbattuto altrove.


E ora però a Stoccolma, sull'isola di Djurgården, all'interno di un'arsenale navale del XVIII secolo riqualificato, ha visto la luce anche lo “Spiritmuseum”.

Un museo sul legame fra la Svezia e lo “spirito”, alcolicamente parlando, nel quale l'arte della produzione brassicola vanta una posizione privilegiata.

Ci sono un “beer wall” per rendere l'impatto visivo delle diverse gradazioni cromatiche birrarie, un percorso guidato per conoscere il processo di produzione della birra, ma anche spazi pensati specificamente per la degustazione. 

Che dire, un museo davvero “interattivo”. E una curiosità: le immacolate piastrelle  scelte dai designer sono una citazione di quelle diffuse in molti birrifici svedesi, per massimizzare l'asciugatura d'occasionali sversamenti.

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