Crollano i consumi di birra, che toccano i minimi degli ultimi dieci anni, nonostante una estate caldissima. Lo rivela l'ultimo rapporto annuale della Ernst & Young: "The Health of the EU Beer Sector 2011", che fotografa lo stato di salute del settore birraio europeo, presentato in questi giorni nei vari Paesi della UE.
Nei tre mesi estivi (giugno, luglio e agosto), le vendite hanno totalizzato meno di 4,5 milioni di ettolitri, por6ando il bilancio da inizio anno a -0,6%, neutralizzando il bilancio positivo (+1,7%) dei primi cinque mesi dell'anno. I consumi risultano anche in calo dell'11% rispetto ai picchi del 2003.
Eppure, il settore birraio italiano continua a sostenere in parte l'occupazione con ben 140 mila addetti, indotto compreso. Inoltre, le aziende italiane appaiono molto sensibili sotto il profilo dell'eco-sostenibile e del rinnovamento degli impianti, come confermano i dati sui consumi di acqua, sempre più bassi.
La birra italiana sente l'impatto della crisi, ma in misura minore rispetto alle colleghe europee, vedendo avanzare le quote di mercato nel panorama più ampio del Vecchio Continente. L'export della birra italiana si è contratto di poco più del 4% nel primo semestre del 2011, dopo aver realizzato una crescita del 161% dal 2005 al 2010.
teleborsa.it
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