Export Dry ha scoperto che il suo target tra i 18 e i 25 anni, pur preferendo bere birra e non gradendo il vino, consuma ques’ultimo per senso di appartenenza al proprio gruppo: per salvare questi giovani uomini da questa “tortura”, il brand ha pensato bene di andar loro incontro con una sorprendente azione di direct marketing.
Per la prima volta nella storia dei produttori di birra, Export Dry ha prodotto un vino, una bella bottiglia con tanto di etichetta e tappo dorato. A ben guardare, però, la bottiglia di vino, posizionata tra le tante bottiglie di vino, seppur identica a tante altre, era in realtà un messaggio per i timidi consumatori.
L’etichetta, infatti, “nascondeva” – alla stregua di un film di spionaggio alla 007 – un monito: “Non devi farlo!”. E, al posto di un elaborato profilo organolettico, le seguenti parole...
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