giovedì 9 ottobre 2014

Al #birraioinsalotto, questa volta... Toccalmatto!

Toccalmatto, per la seconda serata della seconda stagione dei martedì “In salotto col birraio” al Baladin Milano. Un gioco di parole quanto mai azzeccato per un birrificio, quello di Bruno Carilli da Fidenza, che trae il proprio nome da una caratteristica frazione del vicino paese di Fontanellato, strizzando al contempo l'occhio all'intuitivo doppio senso.

Foto by Luca Galuzzi
Ad accogliere il patron del Birrificio Toccalmatto, questa volta c'era Mr Baladin in persona Teo Musso. Bruno Carilli ha raccontato di come, nel 2008, ha fondato la propria “creatura” dopo un'esperienza decennale da homebrewer ed un curriculum professionale particolare, quanto in un certo senso affine: il mastro birraio arriva infatti da un'esperienza manageriale di sette anni in Carlsberg Italia ed altre aziende del settore. 

Ma la birra era già la mia passione e alle fiere non perdevo occasione anche per degustare – ha confidato – Farla, però, restava il mio grande sogno”. Ormai sei anni orsono, l'ha realizzato, quel sogno. Partendo con un impianto da 600 litri per cotta, che ora diventeranno 40 ettolitri, una volta rinnovato il quartier generale e ultimato un nuovo e moderno impianto.

Bruno Carilli e Teo Musso
La cifra stilistica del Toccalmato-pensiero passa per un sapiente utilizzo del luppolo. Carilli infatti è noto per le sue produzioni che hanno anticipato - e affatto seguito - una tendenza oggi fattasi moda, primo ad utilizzare in Italia per altro alcuni luppoli molto particolari. D'ispirazione essenzialmente anglosassone nel suo brassare, Toccalmatto non disdegna divagazioni belghe, con qualche puntata in Germania (ma solo per stili assolutamente particolari come la berliner weisse e la salata gose).

Non mi interessano le birre da concorso (e infatti non vi partecipo), quelle 'in stile' – ha sottolineato -  Mi piacciono le birre secche e beverine, ma con carattere: cerchiamo di essere originali e sperimentare”. Nel corso della serata la platea ha avuto modo di sperimentare la saison “Tabula Rasa”, “Zona Cesarini” (l'ammiraglia della casa, una Pacific IPA con luppoli neozelandesi e giapponesi) e la black IPA “B-Space Invader”.


[Qui per rileggere tutte le puntate precedenti]

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