martedì 24 settembre 2013

Taste in Jazz a Bergamo, quando birra e note s'incontrano

Quando jazz e birra artigianale s'incontrano. Un inedito connubio, un po' radical-chic, almeno per Bergamo, ma fortunato quanto riuscito, la kermesse "Taste in Jazz" andata in scena lo scorso weekend nel cuore della città bassa, al centro di piazza Libertà. Per chi scrive, un paio d'ore di piacevoli atmosfere e stimolanti degustazioni.




Dal punto di vista musicale, di ottimo livello le due principali proposte del sabato sera. Suadente quella dell'italian crooner Simone Salvi (anche se il frammento più interessante è stata la cover in italiano dell'autore autoctono Pier Tironi, magistralmente interpretata), davvero entusiasmante invece il vibrafono del Carlo Gravina Quartet (nella foto) che aveva fatto  in precedenza da apripista.

Ma venendo alla "bionda", grazie all'ormai consueto sistema "a gettoni", pratico quanto dilettevole rimbalzare fra note e stand. 

Primo assaggio per la "Poolside" del Birrificio della Ghironda di Trezzo sull'Adda (Mi), che ho trovato solo un po' immatura. Passo successivo verso la Valcavallina alla corte dell'omonimo birrificio bergamasco: molto interessante (ma m'aspettavo ancor più colore) la loro Sun Flower. Quindi, altre divagazioni in terra orobica per gustare la Loertis del birrificio Priula di San Pellegrino Terme: equilibrata.

Del Birrificio Italiano di Lurago Marinone (Co) ho assaggiato, se non ricordo male la Extra Hop, che ho trovato però un po' tenue, mentre non conoscevo i romani di Revelation Cat, ma non m'ha colpito particolarmente la loro Dry Hop,


Dulcis in fundo. Imperdibile la Grunge Ipa, a detta di molti la migliore della orobica Elav, apprezzatissima. Ma i migliori sulla piazza a mio giudizio si sono rivelati i ragazzi di Bad Attitude, birrificio del Canton Ticino fondato da un gruppo di giovani birrai italiani. La loro Ipa Dude che schiacchia l'occhio al Grande Lebowski è stata l'assaggio migliore della serata e con loro sono rimasto piacevolmente a dissertare, del nettare di Gambrinus e non solo...

Ernie Souchak



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