Una confezione di quattro birre potrebbe presto costare in Inghilterra almeno due euro in più. Ad annunciarlo è stato il Ministro dell’Economia George Osborne, appoggiato da una coalizione che vuole combattere ”l’eccessiva disponibilità nel paese di bevande alcoliche che sta danneggiando la salute della popolazione e, contemporaneamente, alimentando comportamenti anti-sociali”.
La strategia di Londra prende spunto da regolamenti simili già adottati da Berlino e Canberra, dove il consumo di bevande ad elevato tasso alcolico si è recentemente ridotto del 50%. In Inghilterra la nuova tassa dovrebbe colpire tutte le bevande con un tasso alcolico superiore al 7,5%, quindi anche birre come la Tennets Super e la Carlsberg Special Brew. Al contrario, le birre con un tasso inferiore al 2,8% dovrebbero diventare progressivamente più economiche, per invogliare gli inglesi a sostituirle alle birre più pesanti.
L’opposizione ha dichiarato di non essere assolutamente soddisfatta da questo tipo di misura. ”Sarebbe stato più opportuno studiare un aumento fiscale più consistente per il settore, del 5-6%, visto che, in termini reali,gli alcolici costano oggi quasi il 70% in meno rispetto agli anni ‘80“. Ma Osborne si difende: l’obiettivo del regolamento è duplice, serve a educare “bevitori” responsabili senza mettere in crisi il settore ma lasciando il tempo ai produttori di ridurre le scorte e, eventualmente, di concentrarsi nella produzione di lager più leggere.
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