Truffa a compratori e produttori da parte di una rete di sette criminali del sud Italia. Compravano merce avariata e la rimettevano sul mercato con data di scadenza taroccata
RAVENNA - Avevano strutturato una rete di distribuzione alimentare parallela a quelle istituzionali, e attraverso questi canali commercializzavano prodotti alimentari scaduti, o in via di scadenza, previa necessaria taroccatura per truffare l'acquirente. Per i reati connessi a questo progetto criminale sette persone sono state denunciate all'autorità giudiziaria di Ravenna, titolare della procura su una delle province più colpite dai sette malviventi, concentratisi infatti su un'importante azienda specializzata nella produzione di conserve e altri prodotti alimentari, con sede nella provincia di Ravenna.
Il gioco era facile: già impiegati nel settore della vendita di prodotti alimentari, i sette organizzatori del crimine, tutti operativi tra Salerno, Napoli e Foggia, acquistavano se già non le possedevano, confezioni di cibi, confetture, succhi di frutta e birra scaduti. Con diluenti specifici rimuovevano la data di scadenza, la posticipavano e rimettevano in vendita il prodotto in sagre, mercati rionali e hard-discount. Tutto questo all'oscuro delle aziende produttrici, vittime di un grave danno d'immagine, e con la complicità di grossisti e intermediari che rivendevano il prodotto taroccato, costituendo grave pericolo per la salute degli acquirenti.
In totale i carabinieri del Nas di Bologna hanno sequestrato 500mila confezioni di bevande tra te, acqua tonica, aranciata, birra nazionale e estera, confezioni di fagioli, pelati, funghi e conserve. Merce per un valore complessivo di un milione di euro e 40 litri di diluenti chimici per la rimozione delle indicazioni originali dei prodotti.
Da RomagnaNoi
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