mercoledì 19 marzo 2014

Neknomination: la moda virale è solo un argomento di moda. Per fortuna

Ma la “Neknomination” (o meglio il “Neknominate”, per rispettare l'originale definizione coniata in Australia) è davvero UNA MODA VIRALE sui social network, anche di casa nostra, o è piuttosto UN ARGOMENTO DI MODA sui media online?

Una giovane "concorrente" inglese intenta
a bere birra in un market dopo essersi spogliata
Avete presente quando, grazie a una scintilla d'intuizione improvvisa, prendete coscienza di qualcosa che, in fondo in fondo, avete sempre saputo, che il vostro subconscio aveva colto ma non avevate ancora lucidamente focalizzato?

Ecco, il dubbio è sorto quando mi sono imbattuto (oggi addirittura sul blog “Solferino28” interno alla “Bibbia” Corriere della Seranell'ennesima notizia riguardante il gioco alcolico estremo divenuto tormentone sul web globale, che consiste nel farsi filmare mentre si tracanna una birra o un altro alcolico tutto d’un fiato (“to neck” appunto), postare il video su Facebook o un altro social e sfidare un amico a fare lo stesso.

E ho realizzato: ma stando tutto il giorno, per lavoro, sia sui siti d'informazione che sui social network, COM'E' CHE SUI PRIMI CONTINUO A FINIRE SULL'ARGOMENTO, MENTRE SUI SOCIAL NON C'E' VERSO DI SBATTERCI CONTRO NEPPURE PER UN'IMPROBABILE CASUALITA'?

Vuoi vedere – mi son detto, conoscendo i miei polli - che, è uno di quei casi in cui la mia talvolta (o spesso secondo alcuni) “malata” categoria autoalimenta se stessa montando ad arte il nulla, o quasi?

Intendiamoci: il gioco resta inqualificabile, pericoloso e da condannare... non stiamo discutendo di questo. Ma il fatto è che, davvero, dragando i social più in voga fra parole chiavi e hashtag, questa così “virale” sfida... in realtà si rivela un fuoco di paglia. Almeno nel nostro Paese. 

Se vi aspettate, cercando su Facebook o Youtube, di trovarvi di fronte a decine di video di ragazzi che ingollano birra o alcol di vario genere e poi passano la palla allo sfidante successivo, beh... rimarrete delusi.

Meglio così, per carità. E sono sicuramente vere anche le gravi notizie di cronaca dalle quali tutto è partito (vedi il caso di Agrigento), ma seì, oltre ai social, fate una ricerca anche su “Google notizie” di news in realtà non ne troverete, riguardo alla “nuova moda del web che uccide”, tanto per citare uno dei roboanti titoli dedicati all'argomento.

In effetti, di “Neknomination” o “Neknominate” in Rete se ne parla. E molto, anche. Ma la cosa interessante è che sono ormai nettamente più numerosi gli articoli o i post che parlano degli “Anti-Neknominate” (!), ovvero le sfide alternative che propongono una rilettura in positivo del fenomeno, a base di letture di libri, campagne a favore della sicurezza stradale o citazioni della Bibbia.


Insomma, la “moda che uccide” è solo un argomento di moda. Per fortuna

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