La birra spaziale, risultato di un'audace missione di cinque mesi per coltivare orzo in una zona dove nessuno l'aveva mai fatto, è atterrata in Giappone.
La bevanda è stata prodotta con orzo coltivato nella Stazione spaziale internazionale dal maggiore produttore di birra giapponese in collaborazione con un'università di Okayama e l'Accademia delle Scienze russa. Ma i 100 litri prodotti di questa birra speciale, che ha una gradazione alcolica del 5,5%, non sono in vendita, anche se alcuni fortunati estratti a sorte potranno assaggiarla in occasione di una degustazione organizzata appositamente. Il produttore giapponese è infatti riuscito a ricavare solo 100 litri di questa particolare qualità di orzo, una quota decisamente inferiore ai 630 litri previsti in precedenza.
Lo scopo di questa ricerca, che rientra nel progetto più ampio dell’Università di Okoyama di verificare l’adattabilità e il ciclo di vita delle piante in ambienti spaziali, era di comprendere l’impatto sull’orzo di un ambiente estremo come quello di una stazione spaziale. Dai test effettuati nel 2006 nel modulo russo della Stazione Spaziale Internazionale è emerso che l'orzo in questione può crescere in tale ambiente esattamente come avviene sulla Terra.
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