sabato 13 novembre 2010

Torna a crescere il mercato della birra - In prima fila sei aziende bergamasche

Qualificata partecipazione delle aziende bergamasche alla edizione 2010 del «Brau Beviale», fiera specializzata per il settore della birra, in corso di svolgimento a Norimberga.

«Contrariamente all'edizione precedente ed alla fiera di Monaco dello scorso anno – dice l'ing. Ugo Moretti responsabile della divisione CO2 della Tecno Project Industriale di Curno – il mercato sembra dare segnali di nuovo interesse. Molta attenzione abbiamo registrato soprattutto verso le soluzioni innovative come l'autoproduzione della CO2 dai fumi di combustione che oltre a vantaggi economici è una soluzione ecologicamente all'avanguardia azzerando le emissioni di gas serra».

A rappresentare la Bergamasca oltre a Tecno Project Industriale di Curno (impianti per la produzione ed il recupero della CO2), Vinservice di Bergamo (specializzata nelle attrezzature vinicole), System Plast di Telgate (catene di plastica trasporti bottiglie e lattine), il gruppo Co.Mac di Bonate Sotto (impianti di imbottigliamento) ed infine il gruppo SMI di San Giovani Bianco (che produce dalle soffiatrici per PET a diversi tipi di confezionatrici).

La fiera in corso di svolgimento a Norimberga rappresenta l'appuntamento di maggior rilievo del panorama mondiale potendo contare su 1400 espositore (95 italiani) e qualcosa come 34 mila visitatori. Il fabbisogno quotidiano di liquidi è coperto, nei cosiddetti mercati saturi, come l'Europa occidentale, il Nord America e l'Australia, da bevande confezionate per il 66 %. Nei mercati che vanno maturando, come l'Europa dell'Est e l'America Latina, si arriva invece al 22 %; in mercati ancora in fase di sviluppo, come l'Asia, il Medio Oriente e l'Africa, la quota delle bevande confezionate rappresenta solo il 10 % del fabbisogno quotidiano di liquidi (Euromonitor International).

A livello mondiale la bevanda confezionata più consumata nel 2009 è stata il tè caldo con una percentuale del 16,1 %, seguito a ruota dall'acqua confezionata (15,6 %). Vengono poi le bibite gassate (13,3 %), birra (11,4 %), caffè caldo (10,3 %), latte (9,8 %), succhi di frutta e di verdure (4,9 %), concentrati (3,9 %), tè ready to drink (RDT) (2,2 %), vino (1,8 %) e functional drink (1,2 %). Il rimanente 9,5 % è distribuito fra molte varianti di altre bevande diverse.

Un mercato ultradinamico è quello delle acque confezionate che negli ultimi dieci anni sono riuscite a guadagnare un buon 5,4 %. La quota del latte è scesa invece dell'1,2 % Gli addetti ai lavori stimano che il mercato mondiale della birra crescerà dai 1,922 miliardi di ettolitri di oggi a 2,222 nel 2013. Considerando esclusivamente le cifre in ettolitri, la Cina è il paese con il maggior consumo di birra al mondo, seguita da USA, Brasile, Russia, Germania e Messico. Le cinque maggiori multinazionali produttrici di birra nel 2009 hanno coperto il 50% del mercato.

Quanto ai consumi per nazione i Cechi restano campioni del mondo anche se si stima che nel 2009 abbiano consumato circa il 7 % di birra in meno. Nel 2008 invece avevano consumato in media 155 l di birra. Li seguono da vicino gli Austriaci con 106,4 l nel 2009 e i Tedeschi con 104,7 l. In Germania la vendita di birra è diminuita lo scorso anno di circa 2,9 milioni di ettolitri e quindi del 2,8 % scendendo a 100 milioni di ettolitri scarsi.

(ecodibergamo.it)

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