venerdì 11 marzo 2011

Anche Mazzini amava la birra: nelle sue lettere ne scrive e consiglia persino una marca


Giuseppe Mazzini (1805-1872)
Giuseppe Mazzini (1805-1872)
Un Giuseppe Mazzini profondamente diverso dall'oleografia consolidata, dalla figura un po' cupa e complessivamente triste tramandata in ritratti e fotografie. Soprattutto dal «volto che giammai non rise» descritto nel famosissimo verso carducciano, diventato per generazioni l'identikit del triumviro della Repubblica romana. Qui Mazzini ama la birra, ne scrive e consiglia persino una marca.
Oggi a Roma, nella sala Carlo d'Angiò dei Musei Capitolini, il sottosegretario Gianni Letta riceve dalle mani della cittadina americana Norah Mayper una raccolta di circa 400 lettere inedite spedite da Mazzini tra il 1831 e il 1871 alla sua antenata Katherine Hill, fervente mazziniana e aperta sostenitrice della causa italiana durante gli anni londinesi del patriota repubblicano. I documenti sono in tutto 600, gli altri riguardano comunque il Risorgimento italiano.
C'è anche una lettera in cui Mazzini suggerisce caldamente di non bere birra corrente nei pub ma di scegliere quella della «Swan Brewery», realizzata in una delle principali birrerie di Londra, di proprietà dei mazziniani Sydney Hawkes e James Stanfeld: un locale che era diventato, con Mazzini cliente fisso, una specie di punto di riferimento della cospirazione italiana.
Estratto da corriere.it

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