lunedì 7 marzo 2011

Biocombustibili con batteri 'scartati' da birrifici

Già adesso con scorie lavorazione si produce metano

Roma, 4 mar. (TMNews) - Tra i rifiuti prodotti dai birrifici si nascondono miliardi di batteri che potrebbero far viaggiare le macchine a costi ridotti. Ne sono convinti gli scienziati americani della Cornell University, che hanno concluso una collaborazione con Anheuser-Busch InBev, un'azienda che tratta le acque reflue di nove aziende Usa che producono birra, tra le quali l'etichetta più nota è la Budweiser. Nello studio, pubblicato su Pnas, i ricercatori hanno campionato oltre 400.000 sequenze di Dna da batteri prelevati nei fanghi di scarto delle lavorazioni. I ricercatori si sono trovati di fronte un microcosmo variabile "in cui specie vecchie muoiono e vengono sostituite da altre". Già adesso Anheuser-Busch InBev recupera il 20% della sua energia dal metano prodotto dalla fermentazione dei rifiuti. Gli scienziati della Cornell sono convinti che si possa fare di più, per esempio "istruendo" i batteri a produrre più metano e in anticipo o a trasformarsi in carbossilati, precursori degli alcani che si trovano in combustibili. 

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