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Luppolo, farro, malto incontrano limoni, acciughe, fritture: abbinamenti arditi con il cuoco stellato Luigi Taglienti. Protagonisti del laboratorio del gusto il pesce e le birre. Il giovane chef savonese sperimenta un modo diverso di concepire e usare la birra: non solo bevanda ma vero e proprio ingrediente, necessario per valorizzare i sapori dei piatti preparati.
Una cucina in evoluzione, che vuole superare gli accostamenti classici pur mantenendo un legame con la tradizione, nella scelta di prodotti tipici e di qualità.
Una ricetta spicca su tutte per il bizzarro avvicinamento di gusti pensati di solito molto lontani: viene servito un carpaccio di rognone accompagnato da cozze, salsa di birra e per completare una puntina di cioccolato. Gli sguardi dei partecipanti sono stupiti e perplessi alla vista del piatto ma si trasformano in espressioni soddisfatte e divertite appena il palato degusta questo connubio di sapori: pare un’unione ben riuscita. Si gioca sui colori delle materie prime, sui profumi delle erbe e soprattutto sui contrasti degli ingredienti: note acidule, dolci e aspre si mescolano, odori legnosi si legano alla morbidezza di pesci tipici del Mar Ligure.
Una cucina in evoluzione, che vuole superare gli accostamenti classici pur mantenendo un legame con la tradizione, nella scelta di prodotti tipici e di qualità.
Una ricetta spicca su tutte per il bizzarro avvicinamento di gusti pensati di solito molto lontani: viene servito un carpaccio di rognone accompagnato da cozze, salsa di birra e per completare una puntina di cioccolato. Gli sguardi dei partecipanti sono stupiti e perplessi alla vista del piatto ma si trasformano in espressioni soddisfatte e divertite appena il palato degusta questo connubio di sapori: pare un’unione ben riuscita. Si gioca sui colori delle materie prime, sui profumi delle erbe e soprattutto sui contrasti degli ingredienti: note acidule, dolci e aspre si mescolano, odori legnosi si legano alla morbidezza di pesci tipici del Mar Ligure.
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