I Sioux Oglala hanno dichiarato guerra alla Anheuser-Busch (casa madre della Budweiser) e agli altri maggior produttori di birra degli Stati Uniti. Il motivo? Aver inondato surrettiziamente di milioni di litri della bionda "tentarice" la riserva di Pine Ridge in South Dakota, una delle aree più povere d'America dove l'alcol in teoria è bandito dagli anni '70. La denuncia è stata presentata nella corte locale un paio di settimane fa con una documentazione incontrovertibile: i dati di vendita dei quattro distributori automatici di lattine di Whiteclay, una cittadina posizionata strategicamente a poche centinaia di metri dal confine della riserva. Queste macchinette sfornano la bellezza di 13mila lattine di birra al giorno. Una cifra obiettivamente sovradimensionata rispetto alla popolazione di Whiteclay, pari a circa dieci abitanti.
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