lunedì 25 aprile 2011

Ventimiglia: con l'emergenza immigrati, cresce l'acquisto di birra

Alla faccia dei precetti islamici e dell'ordinanza di Scullino, i tunisini sarebbero i consumatori numero uno di birra.

In barba ai precetti islamici che vietano il consumo di alcolici e all'ordinanza contro la vendita, emanata dal sindaco di Ventimiglia per motivi di ordine pubblico, l'acquisto di birra, nel periodo dell'emergenza immigrati, sarebbe cresciuto moltissimo.
Secondo i ben informati della città di confine, la presenza dei tunisini in città avrebbe incrementato le vendite della bionda bevanda, sia nei supermercati che nei bar. Infatti i nordafricani, per evitare le sanzioni previste dall'ordinanza sindacale, consumerebbero di nascosto le birre in angoli nel centro città e non davanti alla stazione, presidiata h24 dalle forze dell'ordine.
In una Ventimiglia provata dall'emergenza immigrati, dove l'amministrazione comunale sta dimostrando una grandissima serietà e solidarietà, oltre a tirarsi su le maniche per aiutare i profughi, i commercianti che giorni fa si sono lamentati per la presenza dei nordafricani in città, i quali rovinerebbero in un certo senso l'immagine della stessa visto l'approprinquarsi della stagione estiva, alcuni di loro darebbero qualche birra sottobanco, alla faccia dell'ordinanza sindacale. Sarebbe meglio che alcuni di questi commercianti furbetti, non dessero da bere ai tunisini, per poi lamentarsi di vederli ubriachi o molesti, in giro per la città. 

sanremonews.it

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