Se non lotto io, chi mai lo farà?». Karen Murphy, 47 anni, è una signora come tante, capelli castani lisci, una vita passata a spillare pinte di birra dietro ai banconi dei pub. Vedere in lei una riottosa, «una antagonista», è difficile, e bisogna forse abusare di tutto quello che c’è in vendita al suo Red White & Blue di Southsea, sobborgo di Porthsmouth, per riuscirci. Eppure Karen è riuscita in un’ardua impresa: far tremare i signori del calcio britannico: la Premier League, Sky (il canale controllato da Rupert Murdoch) e la Espn. Stanno tutti con le mani nei capelli. Dopo una lunghissima via crucis giudiziaria, infatti, il suo caso è finito sul tavolo della Corte di giustizia europea: l’avvocato generale, Juliane Kokott, ha espresso un parere positivo a suo favore. Che, se confermato dai giudici, rischierebbe di sconvolgere il sistema dei diritti tv nel Regno Unito. Ecco perché stanno tutti con le mani nei capelli. E pensare che - come forse ogni rivolta di questo mondo - tutto è partito da un gesto di ripicca: Karen, invece di sborsare le 7.200 sterline annue della licenza commerciale Sky, si è attrezzata con decoder e abbonamento greco. Che di sterline ne costa 800.
estratto da lastampa.it
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