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TORNANDO ad oggi, Monia racconta perché ha deciso di portare avanti la tradizione di casa. «Da generazioni la mia famiglia lavora nei castagneti — racconta Monia — rispettando il più possibile l’ambiente e puntando su una coltivazione biologica. Abbiamo 50 ettari di castagneti e per la pulizia del terreno, ci avvaliamo anche di un gregge di pecore che mangiando elimina le erbe del sottobosco. E’ un modo per utilizzare dei fertilizzanti naturali». Fra le specialità dell’azienda vi sono i marroni secchi, «lasciati in un essiccatoio con stufa a legna di castagno portata in inizio primavera dallo scarto delle potature, sempre per non incidere troppo sull’ambiente — continua Monia — . Abbiamo anche una confettura, con rum e cacao, e la farina di marroni. Da alcuni anni abbiamo introdotto anche la birra artigianale di marrone: è una doppio malto non filtrata e non pastorizzata con un retrogusto di marrone. Un prodotto insolito, ma ottimo».
estratto da ilrestodelcarlino.it
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